L’informazione di Blackout
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All’indomani di una manifestazione che ha portato in piazza a Mosca, e nelle principali città russe, più di centomila persone contro Putin ed il suo partito “Russia Unita”, una approfondita analisi di Giulietto Chiesa sulla situazione interna ed internazionale della Russia, dai brogli elettorali alla contestazione del “popolo bianco”, dal veto sulla Siria a possibili […]
Mercoledì 15 Febbraio 2012 nella sede della circoscrizione 3 di corso peschiera 193 si terrà un consiglio aperto con l’Assessore Tisi sulle politiche abitative del comune di Torino. Gli occupanti di via Muriaglio 11 e di via Revello 34 si preparano ad accoglierla nel loro quartiere e presentano un appello in solidarietà con chi lotta […]
Il presidente del consiglio Mario Monti invita i giovani ad abbandonare il sogno del posto fisso definendolo una soluzione di vita monotona. Nel frattempo si prepara ad un nuovo attacco all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Discutiamo di questo e del mercato del lavoro a venire con Andrea Fumagalli Economista e assiduo collaboratore di radio […]
A qualche giorno dalla settimana sciopero degli autotrasportatori che ha bloccato almeno pe un paio di giorni i flussi di merci e persone nella nostra città e in buona parte d’Italia, facciamo una valutazione con Claudio un “padroncino” indipendente che ha preso parte alla mobilitazione. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/Claudio-autotrasportatore.mp3]
Intervista a Maurizio Piccione sull’accordo Tav stipulato tra Italia e Francia. Maurizio, che di mestiere si occupa della tutela del patrimonio boschivo della Val Susa, ci ha parlato anche delle possibilità di lavoro offerte dalla preservazione dell’ambiente, opposte alla logica cementifera e distruttiva di una grande inutile opera come la nuova linea ad alta velocità tra Torino e Lyon.
Un’occasione per fare il punto sulla lotta No Tav dopo gli arresti del 26 gennaio, un vero “boomerang” secondo Maurizio, che ritiene che l’operazione repressiva darà ancora più forza alla resistenza No Tav, cementando quei legami di solidarietà che sono il segno di una lotta che, giorno dopo giorno, sa costruire relazioni di mutuo appoggio.
Sulla situazione in Siria e sul dibattito all’ONU.
Secondo l’OCSE è aumentato il divario tra i più ricchi e i più poveri: in pochi anni siamo passati da 1 a 8 a 1 a 10 di differenziale.
Il governo ha deciso la mano dura con gli autotrasportatori, intimando alle Prefetture di usare il pugno di ferro con chi protesta e blocca.
Nel frattempo il governo Monti ha aperto la partita sul lavoro, puntando a regolare i conti con quel che resta di tutele e garanzie per i salariati: in ballo l’articolo 18 e la cassa integrazione guadagni.
Ne abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della CUB, che ha sottolineato la gravità dell’intero pacchetto di misure promosso dal governo dei tecnocrati: dalle pensioni alle liberalizzazioni, che, nel settore del commercio hanno colpito una categoria già schiacciata da un contratto che incatena i lavoratori alle esigenze aziendali senza alcun significativo compenso sul piano salariale.
La stessa protesta degli autotrasportatori va compresa ripercorrendo le trasformazioni profonde del capitalismo italiano, che ha puntato sulle esternalizzazioni, facendo crescere il numero di lavoratori, formalmente autonomi, in realtà dipendenti senza garanzie, obbligati ad assumersi tutti i rischi.
Prima diretta dal corteo, ore 15:30 [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/1ocorto28gen.mp3|titles=1ocorto28gen] Il cortep momentaneamente fermo in una piazza Castello piena, si dirige verso piazza Vittorio, il corteo continua…. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/2ocorto28gen.mp3|titles=2ocorto28gen]
All’indomani dell’azione repressiva messa in campo dalla Procura e dalla Questura di Torino, il punto della situazione sul Movimento No Tav. Tantissime le iniziative di solidarietà in tutta Italia. Ieri centinaia di persone in piazza a Torino e diverse migliaia per la fiaccolata di Bussoleno. Oggi un presidio davanti al carcere delle Vallette e domani […]
Questa mattina all’alba una maxioperazione di polizia, partita dalla Procura torinese, ha coinvolto decine di compagni, amici, attivisti no tav. Qui a Torino, molte perquisizioni in case private e in quasi tutte le case occupate e centri sociali cittadini. Una quindicina i compagni e le compagne fermati e tradotti in carcere a Torino e provincia,un’altra […]
Sabato 28 gennaio si svolgerà a Torino una manifestazione No Tav.
I No Tav si sono dati appuntamento alle 14,30 in piazza Carlo Felice, dove incontreranno i lavoratori dei Wagon Lits in lotta, poi con una sfilata comunicativa si sposteranno in piazza Castello con cartelloni e carriole piene di macerie, bossoli di lacrimogeno, alberi spezzati.
Le macerie saranno riconsegnate a chi le ha prodotte.
Di seguito l’appello per la manifestazione del Movimento No Tav:
“No Tav, una garanzia per il futuro
Noi vogliamo costruire un futuro per tutti
Politici, amministratori, affaristi tenetevi le vostre macerie
Il 28 gennaio porteremo a Torino macerie della Maddalena di Chiomonte: pezzi di alberi tagliati per fare posto al non cantiere, pezzi di recinzione, bossoli di lacrimogeni che hanno gasato e ferito persone e piante.
Vi restituiamo le macerie che state creando. Le macerie dell’informazione che spesso non è corretta, le macerie della libertà di tutti ferita dalla militarizzazione di un’intera valle, le macerie del denaro pubblico che si sta sprecando in una grande opera inutile e dannosa di cui approfitteranno soprattutto mafie e affaristi, le macerie di quello che voi chiamate sviluppo e crescita e che invece porta crisi sociale ed economica.
Noi non ci stiamo e continueremo ad opporci con la sola forza della nonviolenza popolare con forme di disubbidienza civile, di boicottaggio, di non collaborazione, di resistenza, di determinazione nella ricerca della giustizia.
Noi non ci stiamo e continueremo a impegnarci per costruire una società e un mondo in cui le ricchezze siano redistribuite in modo più equo, in cui le risorse necessarie per il bene di tutti si trovino tagliando le spese militari e colpendo le grandi ricchezze non produttive, in cui i beni comuni siano al centro: lavoro, scuola, sanità, servizi per le persone più fragili, trasporti locali, cultura…
Invitiamo i cittadini di Torino, della Valsangone, dei comuni della Collina Morenica, della Val di Susa a ritrovarsi il 22 gennaio alle h.14,30 in piazza Carlo Felice.
Per garantire gli affari all’alta velocità, si cancellano servizi, si impongono costi elevati ai viaggiatori , si eliminano tratte, si peggiora il servizio per i pendolari, si licenziano lavoratori: testimoniamo con la nostra presenza nell’area della stazione la nostra solidarietà ai ferrovieri in lotta per difendere il proprio posto di lavoro.
Invitiamo tutti a portare o indossare un cartellone che esprima le ragioni contro il Tav ed un messaggio costruttivo e di impegno per difendere le nostre colline, le nostre montagne, le nostre città.
Cercheremo il dialogo con i cittadini per le strade del centro, i nostri cartelli parleranno delle ragioni della nostra lotta, le performance teatrali che faremo in piazza Castello porteranno sotto gli occhi di tutti la quotidianità di una valle militarizzata.
Al termine porteremo le macerie a chi le ha prodotte, a chi costruisce muri invece di ascoltare, a chi vuole continuare a distruggere i beni comuni.”
Ne abbiamo parlato con Gianna De Masi