Corno d’Africa: dopo il colonialismo, le cavallette

Scritto dasu 28 Febbraio 2020

Le tremende piogge dei mesi scorsi hanno permesso una proliferazione tale di cavallette del deserto, animali fortemente gregari, che l’intero corno d’Africa è in ginocchio. Si parla, tra gli altri, di uno sciame di 60×40 chilometri per lato che si muove ad una velocità di 150 chilometri l’ora e mangia in un giorno quel che mangerebbero 80 milioni di persone.

In un continente devastato dai conflitti e dallo sfruttamento occidentale la vera e propria piaga delle cavallette si spiega anche con i forti cambiamenti climatici.

Contenere le cavallette è tema di discussione molto acceso, soprattutto per quanto riguarda le sue conseguenze su interi ecosistemi, e sono allo studio idee forse meno distruttive di nuvole di ddt ma non per questo meno controverse. Mentre le briciole che l’occidente dona a sostegno delle popolazioni colpite sono insufficienti, eppure necessarie. Nel frattempo secondo la FAO le locuste hanno nuovamente deposto milioni di uova, che dovrebbero schiudersi entro marzo, scatenando una seconda ondata.

Ne parliamo con Cornelia, vicedirettrice di Africa Express.

Ascolta la diretta:

 


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