Sequestrato l’ente gestore del CPR di Milano

Scritto dasu 18 Dicembre 2023

La procura di Milano ha disposto il sequestro dell’ente gestore del Cpr di Via Corelli a Milano, la società Martinina Srl.

La struttura era stata ispezionata dalla Guardia di Finanza lo scorso primo dicembre. Nelle carte dell’inchiesta si parla di trattamenti disumani, cibo scadente, abuso di farmaci, assistenza sanitaria negata.

Dalle indagini dei Pm, già rese note lo scorso 1 dicembre, emerge quanto denunciato da anni dai reclusi dei Cpr e da chi lotta contro di essi: i migranti sono detenuti all’interno della struttura in condizioni disumane tra la somministrazione costante e indiscriminata di psicofarmaci, anche senza necessità terapeutiche, le condizioni igieniche di bagni e camerate definite “vergognose” dall’infettivologo e consulente della Procura Nicola Cocco, e il cibo avariato servito ai reclusi.

Lo scorso sabato, intanto, ci sono stati nuovi disordini al Cpr di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). I reclusi della struttura hanno protestato contro le condizioni di detenzione, lamentando la presenza, all’interno del centro, di “immondizia, muffa dappertutto, latrine e docce senza acqua calda (e spesso senza neppure acqua fredda) otturate e maleodoranti, finestre rotte, coperte luride, materassi di gommapiuma logori e sporchi”.

A prescindere dalla vicenda giudiziaria l’unico modo per interrompere il meccanismo infernale della detenzione ed espulsione rimane il sabotaggio di questo universo concentrazionario che disciplina i corpi dei migranti e punisce con la limitazione della libertà una condizione esistenziale , come hanno dimostrato le rivolte del CPR di Torino mentre a Gradisca d’Isonzo si accendono altri fuochi nel CPR.

Di queste notizie, oltre che degli aggiornamenti dal Cpr di Torino, abbiamo parlato stamattina durante l’informazione. Ascolta e scarica la diretta con un compagno dell’assemblea No Cpr:

 

 

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