Todxs a la calle contra el odio! Una prospettiva transfemminista dall’Argentina

Scritto dasu 5 Febbraio 2025

1 milione di persone ha sfilato per le strade di Buenos Aires il primo febbraio. La MARCHA FEDERAL DEL ORGULLO ANTIFASCISTA ANTIRRACISTA LGTBIQNB+ non è stata soltanto un’occasione di festa, bensì la dimostrazione che contro la politica del presidente argentino Milei si inaugura una stagione di lotta.

Nonostante sia al governo da solo un anno, gli attacchi del governo alle donne, alle soggettività LGBTQIA+ e a qualunque soggetto non conforme alla norma eterocispatriarcale, hanno già comportato effetti molto gravi. Il ministero delle donne, di genere e delle differenze sessuali è stato chiuso. Stessa sorte è toccata all’INADI, ente nazionale contro discriminazioni, xenofobia e razzismo. Le misure di contrasto alla violenza di genere sono state decimate, tra esse anche il centralino telefonico per accompagnare le donne che denunciano.

Il governo ha inoltre operato drastici tagli nei settori della riproduzione sociale, in primis nella salute e nell’educazione. Ha reso improrogabili una miriade di contratti precari. Oggi in Argentina metà della popolazione è nella fascia di povertà e a farne le spese sono soprattutto le donne, le persone della comunità, minori e soggetti vulnerabili.

A tutto questo, si accompagna una propaganda di odio e menzogna reiterata, nella quale Milei afferma che omosessualità e pedofilia siano la stessa cosa, che non esistono femminicidi (a fronte di un femminicidio ogni 20h), che il patriarcato è solo una menzogna per negare che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge (ma, guardacaso, la maggior parte sono sempre più poveri).

Tutto questo ce lo racconta ai microfoni Pato, compagna di Luján:

 


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