Informazione
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa degli ‘ultimi ad andarsene’ sullo sgombero della Baita Clarea del 27 febbraio. Era nell’aria da giorni. E stamattina, pochi minuti dopo le otto è arrivata la logica prosecuzione delle mire espansionistiche dei cantieri del TAV nella val Susa. Ci siamo trovati in pochi in baita circondati da centinaia di […]
Riassunto dei contributi audio, dalla notte del 27 Febbraio al primo pomeriggio del 28 Febbraio… Come detto dai microfoni, la redazione informativa, che segue da vicino e fisicamente le giornate in valle, è un pò provata e gli audio arriveranno in ritardo sul sito, ci scusiamo per il disagio… [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/barricateA32prima-mattina-etinomia.mp3|titles=barricateA32prima-mattina-etinomia] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/cariche-manialzate-chian.mp3|titles=cariche-manialzate-chian] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resocontoNotte27_28-2Chian-escopost.mp3|titles=resocontoNotte27_28-2Chian-escopost] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resocontoNotte27_28-2Salb.mp3|titles=resocontoNotte27_28-2Salb] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resocontoSolidarietaMilano.mp3|titles=resocontoSolidarietaMilano] [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/resoconto-solidarietaRoma-bloccoTreni.mp3|titles=resoconto-solidarietaRoma-bloccoTreni]
Un contributo dalla partecipata assemblea no-tav, convocata dopo i fatti di questa mattina. Ascolta. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/assemblea_notav.mp3|titles=assemblea_notav] Scarica il podcast.
Un aggiornamento con Max, attivista no-tav che stamattina insieme ad altri compagni presidiava la baita Clarea. Nel suo contributo la drammatica testimonianza dell’‘incidente’ di Luca, il ritardo nei soccorsi, le bugie della stampa mainstream. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/max_clarea.mp3|titles=max_clarea] Scarica il podcast
Una testimonianza di solidarietà da parte del prof. Zucchetti del politecnico di Torino [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/zucchetti.mp3|titles=zucchetti] Scarica il file
Un riepilogo della mattinata a cura della redazione informativa [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/gr-del-27.mp3|titles=gr del 27] Scarica il file
Stiamo lavorando per rendere più accessibile il sito. Aggiornamenti si trovano anche su informa-azione e sul sito della trasmissione Anarres. Aggiornamenti anche sulla pagina facebook di radio blackout e sul twitter (hashtag: #radioblackout #NOTAV) Vi consigliamo per ascoltare lo streaming di collegarvi con il browser direttamente agli indirizzi presenti nella pagina https://radioblackout.org/streaming, se il player […]
Diretta con Nicoletta Dosio sullo sgombero della Clarea [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/intervista-nicoletta-dosio.mp3|titles=intervista nicoletta dosio] Scarica il file
Dalle 8 di stamattina in atto lo sgombero della Clarea; ascolta la diretta con Luca sul traliccio prima della caduta[audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/lucanotav.mp3|titles=lucanotav] scarica il file
Sabato 25 Febbraio 2012 ore 13.00 Bussoleno (TO) grande manifestazione: NO TAV; da Bussoleno a Susa per rivendicare il NO a quest’opera inutile. IL NO TAV NON SI ARRESTA! Ore 12.40, ascolta il primo intervento da Bussoleno: [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/1o_intervento_25feb_notav.mp3|titles=1o_intervento_25feb_notav] Ore 13.20, il corteo è partito “accidentalmente” causa l’enorme presenza di gente, due chiacchiere sull’incontro avvenuto nella […]
La Cassazione ha annullato con rinvio, affinché si tenga un nuovo processo innanzi alla corte d’assise d’appello di Milano, le condanne – alcune superano i 14 anni di reclusione – a 12 imputati accusati di aderire alle Nuove Brigate Rosse e di avere nel mirino il giuslavorista Pietro Ichino.. Nel frattempo però gli imputati detenuti […]
Il recente caso dell’anziana gravemente malata abbandona in una barella ha fatto scandalo. Ma quello della sanità italiana è un vaso di Pandora sempre aperto a spandere i propri mali.
Mali tutti evitabili, perché nel nostro paese la gente sta male e muore per mancanza di investimenti nella prevenzione, perché la “medicina del territorio” è solo una bella espressione su un pezzo di carta. In questi giorni i medici dei pronto soccorso di tutti gli ospedali di Torino hanno inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte Cota, per sollecitare interventi di fronte ad una situazione ormai insostenibile. La carenza di posti letto, i pazienti, anche gravi, parcheggiati nei corridoi non sono l’eccezione ma la regola in una Regione dove si chiudono i piccoli ospedali, dove sempre più la salute è un lusso.
Non va meglio al sud, dove la situazione è da sempre strutturalmente peggiore che nel settentrione.
Ne abbiamo parlato con Ennio Carbone, medico oncologo, ricercatore all’Università di Catanzaro.
Ascolta l’intervista:
Di seguito alcuni dati sulle conseguenze delle vistose riduzioni di spesa attuate dai governi succedutisi negli ultimi anni.
Quarantacinquemila posti letto tagliati in 10 anni, soprattutto nelle strutture pubbliche. Attese nei pronto soccorso anche di 12 ore. Carenza cronica di personale e difficoltà a essere trasferiti in un vero posto letto se si rende necessario il ricovero. E, più in generale, un incremento del ricorso alle strutture private accreditate in 12 regioni su 20. La riforma della sanità finora ha portato principalmente tagli di posti e piani di rientro, lasciando sulla carta la cosiddetta “medicina del territorio” che dovrebbe fungere da collegamento tra ospedale e cittadino, assicurando cure e assistenza per tutte le 24 ore soprattutto a chi soffre di patologie non acute.
La rete ospedaliera italiana è vicina al collasso in molte zone del Paese, soprattutto in grandi città come Roma, Napoli o Torino, dove la riduzione dei letti in corsia, la chiusura dei piccoli ospedali e la mancanza di strutture di riferimento sul territorio sta portando all’intasamento dei Pronto Soccorso, con il moltiplicarsi di situazioni limite come quelle del San Camillo o del il Policlinico Umberto I di Roma, finiti nelle cronache delle ultime settimane.
45mila posti letto in meno: tanto è stato tagliato tra il 2000 e il 2009, il 15,1% del totale. Si è passati dal rapporto di 5,1 posti letto ogni mille abitanti di 12 anni fa al 4,2.
Un dato che ci pone sotto la media europea, che è di 5,5 per mille. I tagli maggiori si sono avuti in Sardegna (-22,6%), Friuli Venezia Giulia (-21%), Puglia (-20,2%) e Lazio (-18,8%). Quelli più modesti invece in Campania e Abruzzo (che, come quasi tutto il Sud, partivano da una realtà ospedaliera già sottodimensionata rispetto al centro-nord), mentre le uniche regioni che hanno evitato i tagli sono Molise e Valle d’Aosta, che hanno visto addirittura un incremento di circa il 9% dei posti letto ospedalieri.
Triplo dei tagli nel settore pubblico: a risentire maggiormente del calo di posti letto è stato il settore pubblico, dove in media, a livello nazionale, il ridimensionamento è stato del 17,2%, cioè più di tre volte di quanto tagliato nel privato, dove le riduzioni hanno riguardato solo il 5,3% dei letti delle case di cura private accreditate. Tuttavia, analizzando solo il dato del privato per singola regione si scopre che appena otto regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Calabria e Sardegna) hanno ridotto i posti letto nel privato, mentre tutte le altre realtà locali hanno incrementato il ricorso al privato accreditato con picchi di oltre il 50% in Liguria, Abruzzo, Molise, Basilicata. Numeri che hanno fatto spostare di ben due punti la bilancia del rapporto tra posti letto pubblici (dall’82,8% del 2000 al 80,8% del 2009) e posti letto nel privato accreditato (dal 17,2% del 2000 al 19,2% del 2009), a tutto vantaggio di quest’ultimo.