no tav
Pagina:16
Mercoledì 19 dicembre alle ore 9.00 si terrà, presso il Tribunale di Torino in aula 39, l’udienza preliminare del secondo filone processuale relativo ai fatti del 3 luglio. Quel giorno migliaia di NO TAV assediarono il cantiere, dove fino al 27 giugno 2011 visse la Libera Repubblica della Maddalena, in seguito occupata militarmente dalle forze […]
La giornata di sabato 8 dicembre in Val Susa ha visto ancora una volta la restenza valsusina protagonista; a Chiomonte nonostante l’impossibilità di andare verso la Clarea non ci si è persi d’animo, e dopo un confronto assembleare si è deciso di cambiare obiettivo andando ad occupare l’autostrada A32. Ascolta il resoconto di Maurizio di […]
Nella giornata di ieri si sono svolte diverse iniziative in tutt’Italia in solidarieta’ all’ulteriore azione intimidatoria nei confronti dei NoTav. A Torino 400 NoTav nelle strade del centro bloccando il traffico per ribadire che nemmeno questa operazione repressiva ci fermera’. Sei sono i compagni del Comitato di Lotta Popolare, del C.U.A, e della Verdi15 tratti […]
Un commento a caldo dopo le notifiche delle misure cautelari di questa mattina. Ne abbiamo parlato con un’indagata, redattrice di Radio Blackout, appena uscita dagli uffici della Questura. Ascolta la diretta con Dana [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/notav_torinorepressione.mp3] Dalle libere frequenze abbiamo mandato in diretta la conferenza stampa del Movimento No Tav, tenutasi a Palazzo Nuovo alle 12. […]
Mercoledì 14 novembre. Nei pressi dell’uscita autostradale di Susa sulla statale 25, viene piazzata una trivella, mentre l’area è chiusa da jersey e militarizzata. Siamo di fronte al presidio No Tav, in frazione S. Giuliano, dove alle 18, dopo un’assemblea i No Tav decidono di fare battiture, occupando contemporaneamente la statale parallela. I No Tav […]
Le piazze del 14 novembre sono state segnate da una importante presenza di studenti, soprattutto delle medie superiori, decisamente minoritaria è stata la partecipazione dei lavoratori. La cifra del 14 novembre sotto la mole è la medesima del resto d’Italia: tanti studenti e, per la prima volta, sono in tanti i ragazzi dei tecnici e […]
Lunedì 12 novembre arriverà in valle di Susa il ministro degli interni Cancellieri. Motivo di tale onore è portare solidarietà alle forze dell’ordine e al sindaco di Chiomonte Pinard. Ecco l’ennesima provocazione di un governo che da ormai più di un anno ha militarizzato parte del nostro territorio e in più occasioni ha dimostarto di […]
Domenica 7 ottobre di fronte al check point militare che serra un una morsa strada dell’Avanà a Chiomonte andrà in scena il monologo teatrale “Il racconto del fiume rubato”. La storia della lotta che la gente della Val Bormida ha condotto per quattro generazioni contro la fabbrica di vernici – ma durante la guerra faceva esplosivi – che avvelenava il fiume e uccideva le persone.
Negli anni novanta, dopo durissimi scontri – anche con gli operai che tra salute e lavoro sceglievano il lavoro, la fabbrica è stata chiusa.
È stata una lotta popolare, corale, fatta di marce, presidi durati mesi, cortei con cariche e feriti gravi nel corteo, perché l’Acna di Cengio, pur essendo sul versante piemontese, amministrativamente è territorio ligure.
Una lotta per tanti aspetti simile a quella della Val Susa.
Chiomonte, la zona occupata, è la cornice ideale per un pezzo di teatro che gronda storia vissuta.
Qui sta nascendo un nuovo presidio, un presidio che continuerà a disturbare attivamente le truppe di occupazione e le ditte collaborazioniste.
L’appuntamento è per le quindici, dopo la polentata di rito.
Ascolta la breve testimonianza di Salvatore, che, a margine dell’intervista sul terzo valico, ha rievocato gli anni della lotta contro l’Acna
Dell’iniziativa e delle prospettive di lotta No Tav per il prossimo autunno abbiamo parlato con Luca Abbà
Dopo un’estate intensissima, tra presidi, blocco degli espropri, il movimento contro la linea ad alta velocità tra Genova è Tortona sta vivendo momenti cruciali. Pur non essendo riuscito a contrastare le prime trivellazioni e l’avvio dei lavori a Trasta, nei pressi di Genova, il movimento è cresciuto con nuovi comitati ed un allargamento del fronte No Tav alle zone dell’alessandrino dove verranno costruite le cave per lo smaltimento dello smarino prodotto dagli scavi per il Tav. Nella sola Alessandria saranno ben quattro.
Mercoledì 3 ottobre una fiaccolata di oltre ducento persone ha circondato il quartiere a Trasta: significativa la partecipazione dei bambini dei genitori e degli insegnanti della scuola elementare, prima destinata alla chiusura, oggi al soffocamento in mezzo all’area dei lavori.
Nei paesi, con la complicità di quasi tutti i sindaci il Cociv tra tentando di comperare l’assenso della gente più colpita dal Tav, ma sinora i risultati sono stati del tutto deludenti.
Sabato 6 ottobre il movimento popolare farà una marcia che ripercorrà quella del 2006 tra Serravalle ed Arquata. L’appuntamento è per le 15 in piazza a Serravalle.
Ne abbiamo parlato con Salvatore Corvaio del comitato di Alessandria.
Partono i lavori dell’Alta Velocità – terzo valico, il progetto riguarda il campo base di Trasta nella bassa Valpolcevera in provincia di Genova. Hanno pensato bene di prendere la strada più facile e iniziare a lavorare in un’area, già in loro possesso, messa a disposizione dalle ferrovie. Per aprire altri campi base o cantieri o […]
C’erano tutti: il vicecapo della polizia, Nicola Izzo, il macellaio che nel marzo 2011 represse il movimento no-global napoletano con botte e torture, il presidente della Provincia Saitta, il sottosegretario all’Interno Carlo De Stefano e procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli, passando per il vice comandante nazionale dei carabinieri.
Al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha preso parte un discreto pool di esperti della repressione. Sul tappeto, ancora una volta, il disciplinamento forzato del movimento No Tav, sempre refrattario ad ogni tentativo di normalizzazione. Non è bastata la carota, non è bastato oltre un anno di occupazione militare, controlli, arresti, fogli di via per piegare un movimento, che è ormai divenuto punto di riferimento per l’opposizione in ogni dove d’Italia.
Dal vertice è scaturita la decisione di inviare altri 200 uomini in divisa per sorvegliare le recinzioni in Clarea. Come sempre l’apparato propagandistico che sostiene le operazioni repressive parla di estremisti, di anarchici, di antagonisti, ignorando la realtà: il movimento di opposizione al Tav ha maturato una crescente radicalità, sulle barricate della Libera Repubblica come nella lunga resistenza alla violenza dell’occupazione militare.
Dopo un’estate resistente, si prepara un autunno caldo a Chiomonte, dove la scorsa settimana gli uomini della CMC, la Cooperativa Muratori e Cementieri di Ravenna, hanno fatto capolino al cantiere/fortezza in vista dell’avvio dei lavori. I No Tav si preparano alla resistenza.
Domenica 16 settembre, ultimo giorno di campeggio a Chiomonte, alle 14,30 ci sarà un’assemblea popolare del movimento No Tav.
Il 2 ottobre riprenderà il processo contro i No Tav accusati di aver impedito un sondaggio a Susa nel gennaio del 2010.
Ne abbiamo parlato con Alberto Perino.
Ieri in occasione della presentazione dell’opuscolo “Storia di un alpigiano ribelle” al campeggio No Tav di Chiomonte è stato possibile ascoltare questo contributo audio registrato durante un colloquio telefonico con Marco. Un saluto carico di positività dall’indomito Marco Camenish, prigioniero in Svizzera marco ita Scarica file