Informazione

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Al secondo giorno di sciopero generale contro l’eliminazione dei sussidi sul carburante una manifestazione viene repressa nel sangue nel nord del Paese. Lo Stato africano esporta greggio ma non ha raffinerie: i combustibili vengono importati. Nella città di Lagos sono comparsi blocchi stradali e barricate: la tensione è molto alta, dopo che lunedì, primo giorno […]

Diretta con Andrea Fumagalli sulle ricette del governo Monti. In particolare abbiamo affrontato il tema delle liberalizzazioni, parola che sotto la veste presentabile e accattivante dell’attacco ai privilegi corporativi di alcune categorie professionali nasconde un corpo organico di attacchi a quel poco di pubblico che rimane, a livello di beni (l’acqua, le energie) come di […]

Diretta con Antonio Mazzeo, giornalista free lance e blogger. Ci siamo quasi, al via le esercitazioni più imponenti della storia dell’alleanza militare tra Stati Uniti d’America ed Israele e vedranno schierati decine di batterie missilistiche, cacciabombardieri, tank, sistemi radar, unità navali e migliaia di soldati provenienti dai reparti d’élite dei due paesi. Questo ulteriore passaggio inasprirebbe […]

La manifestazione di sabato per i diritti dei prigionieri e delle prigioniere politiche, che come ogni anno a gennaio, vede la partecipazione di migliaia di cittadini baschi e non solo, ha raggiunto senza dubbio una partecipazione che può considerarsi storica: almeno 110 mila persone hanno partecipato al corteo. Ne abbiamo parlato con Orsola Casagrande [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/orsola1.mp3|titles=orsola] […]

Lo sdoganamento dei “fascisti del terzo millennio”.La legittimazione culturale verso Casa Pound fatta da parte degli “insospettabili” e portata avanti da un cordone bipartisan. Da qui la denuncia di Femminismo a sud e l’attacco dei “garantisti” a tutti i costi al blog di movimento. Ne abbiamo parlato con Mary J. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/maryJFemminismo-a-sud.mp3]

Ennesimo Natale di ansia per i lavoratori di Agile-Eutelia, l’azienda in crisi dal 2008. E’ fissato per il 3 Gennaio 2012 un incontro con il ministro dello sviluppo economico del governo Monti. Quale sarà il futuro dei 280 dipendenti in buona parte cassaintegrati? Ne discutiamo con uno di loro. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/Lavoratore-agile-exEutelia.mp3]

Quanti conoscono la parola “Porrajmos”?
Porrajmos nella lingua dei Rom significa “divoramento” e indica la persecuzione e lo sterminio che il Terzo Reich attuò nei loro confronti.

«Durante la seconda guerra mondiale vennero uccisi oltre 500.000 zingari, vittime del nazionalsocialismo e dei suoi folli progetti di dominazione razziale: Gli zingari furono perseguitati, imprigionati, seviziati, sterilizzati, utilizzati per esperimenti medici, gasati nelle camere a gas dei campi di sterminio, perché zingari e, secondo l´ideologia nazista, ” razza inferiore” , indegna di esistere. Gli zingari erano geneticamente ladri, truffatori, nomadi: la causa della loro pericolosità era nel loro sangue, che precede sempre i comportamenti.» (tratto da: Giovanna Boursier, in Zigeuner, lo sterminio dimenticato, Sinnos editrice)

I romn portavano la stella nera degli “asozialen”. “Geneticamente” delinquenti, vennero perseguitati, imprigionati, seviziati, sterilizzati, utilizzati per esperimenti medici, gasati nelle camere a gas dei campi di sterminio. Durante la seconda guerra mondiale il Terzo Reich ne uccise 500.000 mila.

Il marchio impresso a sangue sulla pelle di rom non è finito con il regime hitleriano.
Il pogrom di due settimane fa a Torino è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di persecuzione nei confronti di gente colpevole della propria povertà e, perciò, perseguitata.

Ne abbiamo parlato con Marco Rossi, studioso del fascismo ed attento osservatore della realtà nella quale siamo forzati a vivere.

Sono circa 3 milioni i pendolari che si muovono ogni giorno in Italia, ma per loro solo tagli sui treni, sulle corse e aumenti sulle tariffe. E’ il bilancio tracciato a livello nazionale dal dossier presentato nel corso di “Pendolaria 2011”, la campagna annuale di Legambiente a sostegno dei cittadini che si muovono in treno.

“Meno 20 per cento in Veneto, meno 13 per cento nelle Marche, meno 12 per cento in Liguria, meno 10 per cento in Abruzzo e Campania: sono solo alcuni dei numeri relativi ai tagli dei treni per i pendolari attuati nel 2011 nelle Regioni italiane che pure, negli ultimi due anni hanno visto aumentare le schiere degli utenti (+ 7,8 per cento) raggiungendo quota 2 milioni e 830 mila. Si tratta di numeri enormi, che illustrano senza equivoci la misura in cui il disagio e le difficoltà per chi ogni giorno ha necessità di muoversi per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio aumenteranno”
La situazione non migliorerà nel 2012, anzi sono in programma ulteriori tagli.

Ne abbiamo parlato con Pippo Gurrieri, ferroviere e sindacalista di base

po la morte di Kim Jong Il, il suo terzogenito Kim Jong Un dovrebbe prendere il suo posto, ma la transizione non appare semplice.

Chi era Kim Jong Il?
Diventa delfino del padre, Kim Il Sung, con un lungo processo di successione, durato circa quindici anni: un passaggio di consegne preparato facendo piazza pulita di tutti gli ostacoli alla sua scalata al potere. Kim Il Sung muore nel 1994, dopo un “regno” di trentadue anni.
Quando il potere passa a Kim Jong Il nel 1994, la situazione politica è sostanzialmente stabile, mentre quella economica e sociale è invece molto grave, tant’è che nel 1995 scoppia una carestia che inaugura in un certo senso il nuovo “regno”. Per la prima volta dall’inizio della nuova dinastia, si hanno notizie di sommosse e proteste per la fame.

Nel frattempo c’è anche la prima crisi nucleare, che viene ricomposta ancora dal vecchio Kim e da Jimmy Carter, con accordi informali ma precisi che verranno poi rispettati dalla presidenza Clinton.
Kim Jong Il non riesce però a gestire l’emergenza economica. La sua preoccupazione principale diventa allora quella di consolidare il potere della propria famiglia all’interno, tenendo alta l’allerta internazionale. Questa strategia, che dura anche negli anni delle due amministrazioni Bush, punta paradossalmente a garantirsi proprio l’appoggio degli Stati Uniti, attraverso una pace bilaterale sulla testa di Seul. Con l’arrivo di Obama, il “Caro Leader” capisce che questa strategia non ha funzionato.
All’attivo di Kim Jong Il non c’è molto, se non il successo nel mantenersi al potere e nel conservare intatte le strutture fondamentali dello Stato nordcoreano, progettato dal padre.

La nuova successione è un processo dalle molte incognite. Fondamentale sarà il ruolo delle forze armate. L’erede è giovane, il processo di successione è incompleto, perché Kim Jong Un è stato nominato delfino solo un anno fa. È un personaggio di cui si sa poco, perfino l’età anagrafica è controversa: 27 o 28 anni? Si sa solo che ha studiato in Svizzera.

La Corea è uno dei paesi meno “illuminati” del mondo, sia in senso materiale che politico. Dal satellite la Corea del Nord appare come una macchia scura nella marea di luce dei paesi vicini. Un paese dove il controllo è durissimo e capillare, dove “il caro leader” è amato per legge.

Ne abbiamo parlato con Stefano Capello, studioso delle dinamiche geopoliche del vicino e lontano oriente.

Dopo aver accompagnato i viaggiatori di tutta Italia, dal nord al sud, la Wagon Lits chiude dopo 135 anni e licenzia più di 800 lavoratori e lavoratrici. 65 di loro lavoravano a Torino e dall’11 dicembre sono senza lavoro. Spariscono centinaia di posti di lavoro e insieme un servizio popolare ed utile a migliaia di […]

“Nessun tabù sull’articolo 18: la riforma del mercato del lavoro va affrontata subito!”. Emma Marcegaglia della Confindustria torna all’assalto della norma  antilicenziamenti. Susanna Camusso per la Cgil risponde che l’art. 18 “è una norma di civiltà che impedisce le discriminazioni ed esercità una forma di deterrenza per tutt¨. Bonanni, leader Cisl tornato barricadero nelle ultime […]

Amir, studente italo-egiziano che vive a Il Cairo. Ha relazionato sugli avvenimenti di ieri e del week-end, raccontandoci come i nuovi scontri siano partiti ancora da un episodio abbastanza banale di quotidiana prepotenza e ingiustizia. Alcuni ragazzi giocano a pallone nei pressi di un commissariato quando il pallone finisce dall’altra parte del muro di cinta. […]


Radio Blackout 105.25

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