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Giovedì 15 settembre è stata approvata in Consiglio Regionale una nuova versione della Dgr 30, sancendo di fatto, per la Salute mentale in Piemonte, un salto indietro di 40 anni dalla legge 180. L’Assessore alla Sanità Saitta ripropone un sistema che produrrà la chiusura di numerosi servizi residenziali oggi esistenti, favorendo nella sostanza, nuove forme […]

Dal 7 all’11 settembre si è tenuto a Lanusei l’ “Aforascamp”, campeggio contro l’occupazione militare della Sardegna. 200 – 250 attivisti/e si sono ritrovati per discutere e programmare l’iniziativa contro la guerra e le industrie di armamenti, approfondendo i temi in alcuni tavoli specifici come la propaganda militarista nelle scuole, la collaborazione tra università e […]

In seguito alla solidarietà portata ai detenuti in lotta del carcere di Santa Maria Maggiore la Questura di Venezia ha proposto la Sorveglianza Speciale per un compagno. Questa richiesta segue ai numerosissimi fogli di via applicati a chi in città lotta contro il carcere. La discussione in aula per decidere se sottoporre o meno il […]

Succede a pochi chilometri da Piacenza, non nell’Egitto di Al Sisi. Un lavoratore egiziano, padre di 5 figli,  è stato assassinato ieri notte poco prima di mezzanotte da un crumiro, un conduttore di tir per l’azienda GLS, che ha deciso di forzare un picchetto di lotta, messo in piedi dai lavoratori dopo una lunga contesa […]

La prefettura di Foggia ha aperto un’istruttoria sul Cara di Borgo Mezzanone dopo il reportage apparso sulle pagine di Repubblica e l’Espresso che documentava e denunciava le condizioni disumane del centro, in cui vivono più di 1400 migranti e richiedenti asilo. La cooperativa cattolica “Senis Hospes”, che lo gestisce per conto del consorzio “Sisifo” della […]

Il 12 agosto, nel cuore dell’estate, ultima puntata del viaggio settimanale di Anarres nel pianeta delle utopie concrete, prima di un paio di settimane di pausa.

Qui potete ascoltare il podcast:

Vi abbiamo proposto un lungo approfondimento sulla lotta dei migranti per bucare la frontiera di Ventimiglia, per continuare un viaggio che le frontiere chiuse dell’Europa hanno interrotto.

Ne abbiamo parlato con Giulia, No Border di Ventimiglia, e con Stefano, anarchico torinese.

Ad un anno di distanza da un’altra estate di lotta tante cose sono cambiate. Il governo Renzi ha raggiunto l’obiettivo di escludere le spese per il trattenimento e la deportazione dei migranti dal conteggio sul bilancio dello Stato italiano ed ha accantonato ogni ambiguità, tentando di serrare le frontiere.
Ma il desiderio di libertà è più forte di ogni confine e tanti cercano e trovano un varco da cui passare.

Il campo gestito dalla Croce Rossa è stato spostato lontano dal mare, in una zona dismessa dalle ferrovie nei pressi del parco Roja. Gli operatori della Croce Rossa agiscono di concerto con le forze dell’ordine. Nel campo si mangia male, non si riceve alcuna informazione sulla propria situazione, ma si rischia la deportazione alla minima protesta.
Nei pressi del campo ufficiale era sorto un campo spontaneo, gestito dagli stessi migranti, sgomberato pochi giorni prima dell’avvio del campeggio No Border.
Nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto circa trecento migranti sono usciti dal campo della Croce Rossa diretti alla frontiera. Bloccati nell’area dove lo scorso anno c’era il campo No Border, sono stati violentemente caricati dalla polizia. Con loro c’erano anche alcuni compagni che li avevano raggiunti per dare appoggio e solidarietà. Durante la carica circa 120 migranti sono riusciti a bucare la frontiera e ad entrare in Francia, dove è scattata la caccia all’uomo. Un gruppo è stato bloccato manganellato e caricato sui furgoni della gendarmeria in una spiaggia di Mentone.
Dei migranti rastrellati alcuni sono stati riportati al campo della CRI, altri sono stati deportati a Taranto. I No Border fermati hanno ricevuto tutti il decreto di espulsione dall’Italia o il foglio di via dalla provincia di Imperia.

Il giorno successivo, dopo un volantinaggio in spiaggia che annunciava il corteo della domenica, i No Border si sono avviati in direzione del campo della Croce Rossa per fare un saluto ai migranti.
La polizia ha prima gasato, poi ha cercato di bloccare gli attivisti chiudendo loro la strada. Undici compagn* sono rimasti intrappolati su un ponte dove sono stati picchiati insultati e ammanettati.
Trattenuti in questura per quasi tutta la notte hanno subito altre angherie, prima di essere rilasciati con foglio di via e con la denuncia di resistenza e adunata sediziosa aggravate.
Altri due No Border, Beppe ed Alessia, presi poco lontano dal ponte, sono stati arrestati e richiusi nei carceri di Imperia e Genova Pontedecimo: rilasciati con divieto di dimora tra giorni dopo, saranno processati in autunno per resistenza, adunata sediziosa e lesioni.
Qui potete leggere la testimonianza di Stefano, un compagno di Torino.
Qui il video del Fatto Quotidiano

Durante la mattanza sul ponte un poliziotto dell’antisommossa, che stava per unirsi ai colleghi che stavano lavorando di manganello, è morto d’infarto appena sceso dal furgone.
L’episodio è stato usato dai media come pretesto per scatenare una campagna di ulteriore criminalizzazione nei confronti degli attivisti che si battono contro le frontiere. Il Freespot è stato perquisito e due giorni dopo sgomberato con un pretesto, nonostante i locali fossero in affitto.
Il giorno successivo il corteo non è riuscito a partire, perché la polizia ha intercettato e dato il foglio di via a buona parte dei compagni che stavano raggiungendo Ventimiglia.

La strategia di Alfano è chiara: alleggerire la pressione sulle frontiere, deportando al sud i migranti e chiudendo in una morsa di ferro chi si oppone alle frontiere.

Il clima di emergenza serve a fare terra bruciata intorno a migranti e attivisti No Border, per nascondere una verità banale, che senza frontiere non ci sarebbero clandestini, campi, controlli. Senza frontiere Ventimiglia sarebbe solo uno dei tanti luoghi dove passa la gente in viaggio.
Senza frontiere, stati, sfruttamento e guerre, tanti neppure partirebbero.
É la disarmante banalità del bene.

Internazionale di Federrazioni Anarchiche
Dal 4 al 7 agosto si è tenuto a Francoforte il decimo congresso dell’IFA – l’Internazionale di Federazioni Anarchiche.
Al congresso hanno partecipato delegati e osservatori da Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bielorussia, Turchia, Azerbajan, Iraq, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Messico, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba, El Salvador…
Sono state giornate intense in cui alle assemblee plenarie si sono intervallati numerosi worshop. Il sabato pomeriggio c’è stata un’assemblea aperta alla città.
Un’occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni.
Ne abbiamo parlato con Simone.

Guerra per la Libia
La guerra per la Libia è diventata nuovamente caldissima nel pieno dell’estate. L’Italia a nuovamente in prima fila.
Ne abbiamo parlato con Domenico

www.anarresinfo.noblogs,org

Verminaio figlio del Sistema Torino ante litteram, il trentennale Salone del libro è  la prima vittima del crollo di potere PD nel capoluogo sabaudo? o piuttosto è semplicemnte la congiuntura che ha favorito la fine della terapia intensiva che gli ha permesso nelel ultime edizioni di sopravvivere con trucchi contabili, salvataggi in extremis di banche […]

In Chiapas il mantenimento della barricata costruita con la mobilitazione dei maestri della Cnte contro la riforma educativa è servita ancora di più nel momento in cui è stata spazzata via dalla reazione, che ha voluto dare la spallata e cancellare l’ultima fiammata di contestazione e insurrezione contro il governo, nuovamente sbagliando a valutare che […]

Purghe di massa, arresti: la vendetta di Erdogan contro gli oppositori del suo governo, considerati tutti, a torto o a ragione, autori o sostenitori del fallito colpo di Stato militare è durissima. Ammassati per terra seminudi e con mani e piedi legati, probabilmente nella palestra di un edificio militare. Sono le immagini che circolano in […]

Il 19 luglio era la data scelta dai No Tav per effettuare gli ultimi due espropri necessari alla realizzazione dei lavori per la linea ad alta velocità tra Genova e i piazzali della logistica della famiglia Gavio. I No Tav hanno deciso di resistere. Il primo esproprio era previsto questa mattina alle 9,30 a Pozzolo […]

Domani 19 luglio giornata di resistenza all’esproprio di un terreno collettivo da parte dei No Tav Terzo Valico, a Pozzolo Formigaro. Più a sud i comitati liguri organizzeranno un altro presidio contro l’esproprio del terreno di un agriturismo. E’ una giornata importante perchè si può mettere un bel bastone tra le ruote di una grande […]

Una piccola Ventimiglia al confine svizzero. Sta diventando tesa la situazione alla stazione di Como dove da circa una settimana un centinaio di immigranti si e’ accampato in attesa di poter passare il confine. Fino a dieci giorni fa infatti le autorità del Canton Ticino facevano entrare dalla frontiera di Chiasso circa 100 persone ogni […]


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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