L’informazione di Blackout

Pagina:479

Nella notte tra domenica e lunedì un manichino con le sembianze di Benito Mussolini è stato ritrovato nei pressi della sede di Casa Pound, il movimento di estrema destra autodefinitosi dei “fascisti del terzo millennio”.
La sagoma di cartone, a testa in giù, è stata posizionata su un cartello stradale di via Mascherpa. Sulla serranda della sede di Casa Pound, invece, sono stati affissi due striscioni, con le scritte ‘A Piazzale Loreto c’è ancora posto’ e ‘Cento di questi giorni’.
Benito Mussolini nacque il 29 luglio del 1883. Già qualche anno fa, in occasione del giorno della nascita, era stato appeso un manichino simile proprio di fronte alla sede di Casa Pound Parma.
L’iniziativa di alcuni anonimi antifascisti si inserisce nella lunga campagna per la chiusura della sede parmigiana di Casa Pound, divenuta più forte la fallita aggressione con pugni di ferro e coltelli contro compagni che si trovavano in un circolo della zona.

Ne abbiamo parlato con Massimiliano, un antifascista parmigiano attivo nelle lotte.

I principali quotidiani titolano sull’impennata dello spread tra btp e bund, della possibile rottura dell’eurozona, di attacchi speculativi inevitabili in assenza l’ombrello della BCE.

Ne abbiamo parlato con Luca Fantacci, economista, docente alla Bocconi. Ne è scaturita una conversazione a tutto campo e un confronto tra un keysianesimo radicale, ma comunque immerso nelle relazioni sociali esistenti e la prospettiva di una rottura radicale dell’ordine capitalista. Di questi tempi i panni dell’utopista – paradossalmente ma non troppo – li veste l’economista keynesiano.

Ascolta la convesazione con Luca Fantacci

L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.
In nessun paese c’è un sito per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte ha fatto sì che le scorie rimangano nei pressi delle centrali.
I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.
Il sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.
Se uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti, Alessandria, la provincia di Torino e, infine, la Val Susa sino al confine migliaia di persone dovrebbero essere evacuate e tutti rischieremmo la vita.
Nonostante ciò i siti delle prefetture minimizzano i rischi, non applicano le misure di prevenzione previste dalla legge regionale. I cittadini interessati sono tenuti all’oscuro dei trasporti di scorie: solo il lavoro di informazione e contrasto degli antinuclearisti consente di saperne di più. la risposta del governo è militarizzazione e repressione.

Ne abbiamo parlato con l’attivista antinucleare Lorenzo Bianco

stamattina con un considerevole spiegamento di polizia (soprattutto digos) e tanto di ruspa sono state sgomberate alcune casette di proprietà di Trenitalia in via Begatto a Bologna, occupate a scopo abitativo da compagni della zona le occupazioni erano iniziate due anni fa e avevano portato a un buon legame col vicinato; nonostante la resistenza sul […]

Oggi 24 luglio alle 14,30 in Comune è in programma un incontro con un gruppo di cittadini che da due settimane è riunito in presidio giorno e notte. Tra le rivendicazioni portate avanti sostegno al reddito per i disoccupati, moratoria su sfratti e bollette, sanità trasporti e servizi sociali gratis. Ieri durante il consiglio comunale […]

Mentre è previsto per questa notte il transito in Valle di Susa del treno che trasporta scorie radioattive,  al campeggio NO TAV di Chiomonte le forze dell’ordine si schierano lentamente con uomini e mezzi (ruspe e idranti) appena prima il ponte sulla Dora, a poche centinaia di metri dal campeggio. Visto lo spiegamento di mezzi […]

La Spagna tutta scende in piazza per dire NO ai tagli selvaggi imposti dal governo di mariano Rajoy. La Germani ha approvato il piano di salvataggio delle banche spagnole, ma le conseguenze della crisi, come sta avvenendo in tutta Europa, si riversano sulle spalle dei cittadini. il 19J (19 luglio) era il giorno della chiamata […]

Una diretta da Atene con Fulvio Massarelli che ci fa un po’ il punto della situazione sull’aria che si respira in Grecia in questa prima estate di austerity dopo la cura da cavallo imposta dall’Unione Europea. Fulvio ci fa una descrizione parzialmente in contro-tendenza delle rappresentazioni usuale di un paese in ginocchio e “disperato”. Se […]

A neanche una settimana di distanza dalla sentenza della cassazione di Roma riguardante i fatti di Genova 2001, abbiamo approfondito le vicende che hanno portato alla condanna di 10 attivisti per il reato di Devastazione e Saccheggio. Nella telefonata con l’avvocato Laura Tartarini abbiamo cercato di parlare del processo che ha portato al 13 luglio […]

Ci sono voci di sgombero intorno alla ex mutua occupata di via Orfanotrofio di Asti, struttura sita nel quartiere popolare di Praia, di proprietà dell’ASL, dove vivono 7 famiglie con numerosi bambini e che negli ultimi mesi è stata adibita anche a spazio sociale teatro di diverse iniziative.Si tratta di una delle tre occupazioni abitative […]

Ieri 18 luglio al Tribunale di Milano è stata emessa la sentenza di primo grado per gli 8 ragazzi tunisini imputati per la rivolta al CIE di Milano dello scorso 15 gennaio, quando una sezione del centro venne resa inagibile. Fu una delle tante sommosse legate all’ondata di migrazioni che seguirono la primavera araba del […]

Abbiamo discusso con Marco Revelli del rapporto Istat sulla povertà, che fotografa un paese dove sono sempre di più quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese.
Ne è scaturito un confronto a tutto tondo sulle ricette liberiste, i percorsi di autonomia dall’istituito, la spinta a nuove forme di mutualismo come strumento di autonomia dalla trappola socialdemocratica


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST